Rassegna stampa


Da Il Gazzettino di Rovigo, martedì 17 maggio 2011:

Nalin: "Un punto di partenza"
"Coalizione del centrosinistra indebolita dalla scelta del Pd di non fare le primarie"

«Siamo sotto il punto di partenza previsto, ma non sono deluso. Da qui inizia il cammino per radicare l’idea di partito dentro movimento al suo debutto elettorale a Rovigo come il Sinistra Ecologia Libertà e per proseguire il positivo laboratorio allestito insieme all’Italia dei Valori».
È un Giovanni Nalin non soddisfatto, ma sereno, quello che commenta il 6% circa di voti conquistato da Sel-Idv, quarta forza politica del panorama rodigino. «Ci aspettavamo un risultato intorno all’8-10%, ma non abbiamo avuto il riscontro - prosegue - Ora intendiamo rappresentare l’elettorato di una sinistra di governo che si basa su programmi e principi, non su logiche spartitorie». Consequenziale il possibile apparentamento al ballottaggio con il centrosinistra di Federico Frigato. «Non compete a noi, ma a chi va al ballottaggio proporre un confronto. Se Frigato lo farà chiederemo chiarezza sul perimetro delle alleanze, tema sul quale in precedenza non abbiamo avuto risposta, e sui programmi. Non ci interessano le logiche spartitorie. Sono uscito dal Pd perchè non mi sentivo rappresentato, non mi interessa allearmici a ogni costo».
Sull’exploit dei Grillini, oltre un punto sopra Sel-Idv, afferma: «Il fenomeno deve far riflettere. È un termometro da considerare per un indirizzo di buona e oculata politica». Sull’analisi a 360° del voto conclude: «Il centrosinistra paga complessivamente il prezzo dalla frantumazione prodotta dalla scelta del Pd di non andare alle primarie. Questo ha impoverito tutta la coalizione, non solo il partito. Dove si sono fatte le primarie, come a Milano e Torino, presentando una coalizione forte e coesa, c’è stato un risultato ampiamente positivo. A Rovigo dove si sono evitate no. Non si tratta di un caso».
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Venerdì 6 Maggio 2011
da il Gazzettino di Rovigo, di Lisa Rizzo

Graziano Ravanelli
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ:
La "rivoluzione" proposta dalla lista che candida Giovanni Nalin
ENTRIAMO IN EUROPA CON LO SPORT
ROVIGO - Prendere lo sport rodigino per mano e rivoluzionarne i principali meccanismi, ad uso e consumo di tutti e come opportunità per varcare la staccionata dei confini cittadini e portare Rovigo a passo con l’Europa. È ambizioso il progetto presentato ieri da Sinistra ecologia e libertà e battezzato, non a caso, "Sport for life". Alla regia c’è un tris di nomi, a sostegno del programma firmato dal candidato sindaco Giovanni Nalin, che spiccano per passione e competenza: la star del rugby Graziano Ravanelli, Andrea Sivieri, sempre legato al pianeta della palla ovale nonchè ricercatore a Brescia di fisiologia dello sport e Sandro Ceciliato. «Trattare di sport - esordisce Graziano Ravanelli - significa riconoscerne i valori pedagogico, sociale e culturale. Non sono i professionisti della politica a poter realizzare gli obiettivi migliori nel settore sportivo, bensì chi ci vive a contatto ogni giorno».

Operazione numero uno: razionalizzare gli impianti sportivi attraverso collaborazioni fra le società di club, previo censimento dell’esistente; secondo, attivare rapporti virtuosi fra le società sportive di ogni disciplina all’interno del Comune. «Puntiamo inoltre - prosegue Ravanelli - a coinvolgere gli istituti scolastici con la creazione di borse di studio di vario livello». Fondamentale il valore della meritocrazia che implica «un costante e costruttivo collegamento fra scuola, sport e Coni» - puntualizza Sivieri che propone di «compiere accurate verifiche su chi opera nei diversi settori sportivi affinche emerga con chiarezza chi ha le carte in regola per svolgere attività motorie correttamente». Insomma, programmare e organizzare.

Sulla necessità che il Comune svolga una funzione di controllo e di supporto delle strutture sportive si è soffermato, infine, Sandro Ceciliato: «Gli impianti vanno seguiti anche dopo il taglio del nastro e affidati preferibilmente - sottolinea - a gestioni locali».

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Da Rovigo Oggi del 3 maggio 2011:

Cultura per la città, il programma di Sel e IdV, che propongono sindaco Giovanni Nalin, spiegato da Elia Barchetta (nella foto il primo da sinistra)


Il cuore di una città non la cornice




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Da Rovigo Oggi del 30 aprile 2011:

Lavoro e welfare, le priorità del programma del candidato sindaco per Idv e Sel Giovanni Nalin 
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Dal Gazzettino del 27 aprile 2011
IL CANDIDATO L’aspirante sindaco di Italia dei valori e Sinistra ecologia libertà
Cgil tra la moto e i libri
Giovanni Nalin racconta una vita di lavoro sindacale e le passioni

Giovanni Nalin con la sua moto
(dal suo profilo Facebook)
Compirà 57 anni tra pochi giorni Giovanni Nalin, candidato sindaco dell'Italia dei Valori e di Sinistra ecologia e libertà.
Divorziato, due figlie di 27 e 14 anni, è pensionato dal 1. agosto del 2010 dopo essere stato dal 1969 al 1983 operaio in una ditta metalmeccanica, prima di essere inserito in distacco sindacale come rappresentante della Cgil. Prima da dipendente aveva avuto il tempo di diplomarsi e iscriversi all'università a Sociologia, poi l'attività sindacale lo ha completamente assorbito portandolo a numerosi incarichi a livello regionale, fino alla segreteria generale della Cgil di Rovigo nel 2004, carica che ha mantenuto fino alla pensione. Da quattro anni risiede a Rovigo dopo essere nato e aver vissuto a Legnago.

«Politicamente sono sempre stato iscritto al Pci fin dagli anni 70 - spiega Nalin - ne ho seguito tutte le evoluzioni o involuzioni, dipende dai punti di vista, dal Pds ai Ds fino al Pd. Ovviamente è stata l'attività sindacale a Verona e poi nel regionale della Cgil ad assorbire i miei interessi».

Interessi che però il candidato sindaco ha con pazienza e dedizione continuato a coltivare. «Fin che vivevo a Legnago avevo spazi e attrezzatura per un mio hobby particolare: il restauro di mobili antichi, anche se non di altissimo pregio. Poi coltivo una vera passione per i viaggi e in assoluto per le trasferte in motocicletta. Ho posseduto varie moto. Oggi ho una Bmw 1.200 GF, ma a Legnago conservo ancora la mia prima Lambretta 200cc, vecchissima, ma piena di ricordi».

E poi c'è la cultura. Nalin confessa di non riuscire a rinunciare a qualche ora in libreria. Passione per la letteratura, ma anche solo per l'atmosfera di un ambiente unico. «Sì, mi piace la poesia, in particolare il poeta turco Nazim Hikmet, ma anche Giacomo Leopardi mi rapisce come pochi. E amo sostare tra i volumi, toccarli, sfogliarli, leggere la seconda di copertina. Non sempre li compro, anche se a saggi e romanzi non rinuncio».

Infine un segreto, Che fa felice i suoi intimi: «Ho una piccola ma fornita cantinetta di vini che è apprezzata soprattutto da chi invito ad assaggiarli».
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Il Gazzettino, Rovigo Venerdì 22 Aprile 2011, pagina di Rovigo

Nalin Corso chiuso- ma rivediamo la viabilità

La precedenza va all'annuncio che sta già facendo sognare il popolo idivista: venerdì 29 in Pescheria arriva Antonio Di Pietro. E un'oretta dopo sarà ad Adria. Se anche Niki Vendola dovesse fare un passaggio a Rovigo, la campagna elettorale della coalizione tra Sel e Idv per portare Giovanni Nalin a Palazzo Nodari farebbe davvero un colpo da filotto.
      Si è aperta con questo annuncio nella sede di Idv l'incontro per approfondire temi specifici delle proposte elettorali delle liste di Nalin. «Dopo aver presentato le nostre linee programmatiche - ha esordito il candidato con a fianco gli aspiranti consiglieri Massimo Zanella, Giuseppe D'Alba ed Elia Barchetta - adesso puntiamo i riflettori sulla viabilità. Premettiamo di essere contro la riapertura al traffico di corso del Popolo, ma puntiamo a una rivisitazione generale di tutta la mobilità cittadina. Ripetiamo che il Corso non deve essere un problema legato a necessità contingenti. Crediamo vadano messi alcuni punti fermi su un argomento senza dubbio delicato. Per esempio si dovrà distinguere il traffico di chi arriva in città per i negozi e di chi ha necessità di servizio. Per l'ormai sicuramente prossima ex caserma Silvestri, vorremmo un concorso di idee internazionale come si è fatto a Rovereto. Sarebbe interessante concentrarvi tutti i servizi come Asm e Polesine acque, liberando aree di pregio da riutilizzare senza fini speculativi. Proponiamo anche dei parcheggi scambiatori, almeno tre, che rendano l'accesso al centro facile, veloce e continuo. Sul Corso, evitando di farvi transitare grandi e pesanti bus, si possono concordare con i commercianti benefici per i consumatori. Ruolo fondamentale lo avranno le biciclette e i percorsi a queste dedicati. Con bici pubbliche in dotazione si può iniziare un cambio di mentalità negli spostamenti cittadini».
      Non è mancato un appunto al commercio urbano che per Nalin a volte soffre non per la Ztl o la scarsità di parcheggi, ma per questioni di offerta qualitativa non all'altezza su prodotti e proposte commerciali.
      Barchetta, D'Alba e Zanella hanno sottolineato i dati salienti della proposta di Idv e Sel sulla mobilità, mettendo l'accento tra l'altro sulla necessità di razionalizzare le linee esterne di traffico che collegano centro e frazioni con l'unificazione dei servizi bus ed extraurbani. Una novità quasi avveniristica sarebbe la creazione di un servizio di car pooling tra il centro e le frazioni integrato da un servizio di prenotazione via web previa registrazione telematica di chi vuole usufruirne.
      Il segretario provinciale di Idv Francesco Ennio rilancia una vecchia proposta: «Ci sono due scuole come il Roccati e il Celio che potrebbero essere portate al Maddalena - ha detto Ennio - un'operazione che toglierebbe dal centro l'inutile e anacronistico intasamento che provocano le scuole nei centri».
Franco Pavan


Sull'intervento di Luca Telese del 19 aprile da:
Rovigo Oggi: L'uomo nuovo dal 1985 , di  Marco Scarazzatti

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Da Il Gazzettino del 16 aprile 2011


SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ 
Il partito di Vendola sostiene la candidatura di Giovanni Nalin «Faremo gli interessi della città»
Ventitre candidati, 13 uomini e 10 donne, età media 42 anni. Sinistra, ecologia e libertà è il nuovo che avanza. La lista che sosterrà la corsa a sindaco di Giovanni Nalin insieme all'Italia dei valori è stata presentata ieri con lo scontato corollario di distinguo rispetto al trattamento escludente attuato dal Partito democratico.
      In effetti, complici una serie di circostanze che alcuni ritengono più cercate che casuali da parte del primo partito del centrosinistra, il neonato movimento cresciuto intorno alla figura faro di Niki Vendola a livello nazionale, trova in queste Comunali un inaspettato palcoscenico sul quale rimarcare un'identità di sinistra scevra dai compromessi democratici e riformisti, ma non per questo meno impegnata sui problemi reali della società, pronta a dare continuità, nei principi più che nelle scelte pratiche, al patrimonio lasciato in eredità dal sindaco Merchiori.
      «Come è facile intuire, non siamo rappresentanti dell'amministrazione uscente - ha esordito Nalin - e già questo è un elemento di novità. Pur tuttavia aspiriamo di rappresentare il proseguimento dei cinque anni di sinistra al governo della città. Pochissimi di noi hanno in passato svolto attività politica istituzionale. Siamo soprattutto persone che hanno deciso di impegnarsi per gli ideali che ci contraddistinguono».
      Tre le parole chiave della campagna elettorale di Sel: dialogo, coinvolgimento e partecipazione. Le ha ricordate anche il coordinatore Mirco Bolzoni, che ha voluto rivolgere un ricordo di partecipazione al lutto per l'assassinio del pacifista Vittorio Arrigoni, vittima del fondamentalismo che insanguina la Palestina e la Striscia di Gaza.
      «Siamo qui perché il nostro è un impegno concreto e autentico - ha sottolineato Bolzoni - non abbiamo guardato ai numeri, ma abbiamo scelto persone che non si vogliono arrendere a questa deriva politica fatta di compromessi e personalismi, interessi privati e disinteresse per i bisogni delle comunità».
      Tuttavia l'impressione è che Sel sarà chiamato a un intenso sforzo di sintesi una volta raggiunta la meta del ballottaggio.
      Lo smarcamento dalle logiche partitocratiche riaffiorate nel Pd potrà pagare nella fase preliminare, ma la logica del proporzionale che fa salve le rappresentatività politiche rischia di implodere davanti alla regola maggioritaria di un'elezione che impone la scelta di campo.
      «Sel rappresenta realtà di sinistra che vogliono distinguersi dall'atteggiamento scarsamente democratico che ha guidato il Pd nella fase preelettorale - ha precisato Nalin - a queste persone sentiamo l'esigenza di dare voce, rappresentanza e visibilità».
Franco Pavan



COMUNICATO STAMPA  DELLE SEGRETERIE
DI ITALIA DEI VALORI E SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 
Rovigo 28 marzo 2011


Quanto dichiarato da parte degli esponenti del PD e del PSI nel lanciare la loro coalizione a sostegno di Frigato, ci lascia davvero sorpresi e sconcertati:

IDV e SEL hanno lavorato e sono tuttora impegnate a far convergere tutte le forze di centrosinistra per attuare un programma di governo della città attorno ad un candidato unanimemente condiviso. Finora ciò non è stato possibile. La candidatura di Frigato non è condivisa nemmeno da una consistente e molto autorevole parte del PD. Ma se il PD la riteneva una candidatura forte, perché non ha accettato la nostra sfida delle primarie di coalizione? Ora siamo legittimati a credere che il PD abbia temuto e tema le possibilità di successo di Giovanni Nalin, nostro candidato Sindaco, oltre che dell'intesa IDV e SEL.

Ciò che ci preoccupa e ci angoscia è la possibilità di consegnare la nostra città alle destre; l'impasse politico ed istituzionale di cui sono testimonianza anche gli avvenimenti recenti in consiglio comunale, impasse a cui ha portato anche la scelta scriteriata di non svolgere le primarie di coalizione in tempi utili. Questa scelta attraverso un percorso democratico e partecipato, avrebbe portato al ricompattamento di una coalizione e a gettare le basi programmatiche per un governo della città innovativo nei contenuti e nelle proposte ed in grado di ridonare fiducia ad un elettorato di centro sinistra sempre più spaesato e disorientato di fronte alle scelte politiche incomprensibili  ed arroganti della segreteria locale del Partito Democratico.

Sin da quando il PD ha rifiutato le primarie a Rovigo, SEL ed IDV hanno sempre ribadito, a tutti i livelli, anche quello regionale, la necessità di passare dalle vecchie e superate “operazioni dei vertici di partito” a meccanismi trasparenti per individuare percorsi di scelta di programmi e candidati il più aperti possibile aperti alle istanze della società civile in quanto diretta espressione di quel mondo che con competenza e passione intendono rappresentare. D'altra parte anche le vicende di Adria stanno a dimostrare che, dove si sono volute creare le condizioni affinché ciò avvenisse, un accordo al primo turno, con la prestigiosa candidatura di Paolo Ruzza, si è trovata.

Aderire alla candidatura  di PD e PSI, che non si è sottoposta a nessun tipo di umile processo di confronto e condivisione con le altre forze del centrosinistra, significa, per SEL ed IDV la mancaza di voler ricercare e mettere in campo un candidato in cui tutti noi e specialmente i nostri concittadini elettori di centro sinistra, si riconoscano. Ma soprattutto che sia una persona che stimoli tutti a lavorare per vincere e soprattutto che crediamo sia vincente. Lo vogliamo dire chiaramente: stando così le cose non sono IDV e SEL a dover essere richiamate a qualche atto di responsabilità, ma farebbe bene il PD a rivedere le proprie scelte per il bene di tutti. Sappiamo che il PD sarebbe in grado di farlo se lo volesse!

In queste settimane abbiamo avanzato le nostre richieste in ogni occasione di confronto con il PD,  ma l'arroccamento su scelte politiche non condivise, che come dimostrano le dichiarazioni di Crivellari, spaccano anche il PD, è sempre stato il punto di partenza - e purtroppo di conclusione - di ogni discussione. Per tutti questi motivi "le scelte di coesione", di cui si fa portavoce Crivellari non sono affatto scontate, esse dovranno essere ricercate sulla base di un dialogo e di una condivisione programmatica capace di dare risposte vere ai nodi problematici che incidono negativamente sulla qualità della nostra città, partendo innanzitutto dalla partecipazione dei cittadini alle scelte politiche e non dalla loro esclusione. Ecco perché a Rovigo abbiamo ritenuto rispettoso per gli elettori presentarci con Giovanni Nalin candidato a Sindaco: una scelta precisa e responsabile per rimarcare questo diverso modo di intendere e far politica e per segnare un cambio di passo necessario per la costruzione di un nuovo centro-sinistra in città.

Il paradosso, peraltro, è che non staremo neppure a parlare di questo, se il PD avesse chiesto in modo forte e compatto a Merchiori di ricandidarsi per il 2° mandato.



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Da Il Gazzettino del 13 marzo 2011

Primo turno come le primarie

"Il primo turno delle Comunali in Polesine sarà per noi come le primarie che il Pd non ha voluto fare".
Il messaggio di Italia dei valori e Sinistra ecologia e libertà non ammette repliche. A due mesi dal voto, i due partiti che hanno candidato Giovanni Nalin si smarcano rivendicando autonomia, pur nel solco della continuità con l'amministrazione Merchiori. Non bocciano i cinque anni della coalizione di maggioranza, ma precisano che la loro scelta è quasi un atto dovuto visto l'ostracismo degli attuali vertici del Pd nel riconsiderare la scelta di un candidato che potesse essere condiviso dall'intero schieramento.
«Siamo stati noi a chiedere a Merchiori di ricandidarsi - ha esordito Francesco Ennio (Idv) - riproponendolo avremmo trovato un accordo perché il sindaco uscente sarebbe stato un valore aggiunto. Giusto un mese fa dicemmo che il candidato Federico Frigato era stato presentato in modo anomalo e che il disimpegno che ha generato nel suo stesso partito non era un bel segnale. Ci dispiace che il Pd sia rimasto sordo agli appelli che gli sono stati rivolti».
Quanto al Cantiere per Rovigo, Beppe D'Alba (Idv) ha ribadito che Idv e Sel non ne sono usciti e che il progetto non poteva essere proprietà di alcun gruppo o partito. «Abbiamo lavorato per unire il centrosinistra, ma ora - ha chiuso D'Alba - prendiamo atto del fallimento».
Per Mirko Bolzoni (Sel) il centrosinistra doveva restare luogo di elaborazione politica «e invece sembra ci sia stato un tentativo di isolare una parte del Pd a vantaggio dell'altra. Noi abbiamo il nostro candidato che è valido, stimabile e degno. Un'opportunità che la città deve cogliere».
Proprio Nalin ha anticipato i primi punti cardine del programma che si pone «in un'ottica di continuità con il quinquennio Merchiori - ha sottolineato - inoltre inseriremo ai primi posti la centralità del lavoro e il welfare per un diverso approccio e collaborazione tra territorio, Regione e Stato basato sulla rimotivazione anche del tessuto economico. Ma non tralasceremo la riorganizzazione della macchina comunale, la cura dell'ambiente e la cultura per la quale immaginiamo e vorremmo stimolare una maggiore e condivisa partecipazione».
«Abbiamo numeri adeguati come coalizione e un candidato di alte qualità da far votare - hanno concluso Ennio ed Elia Barchetta (Sel) - siamo convinti di poter dare il nostro contributo alla città».