Chi sono

Giovanni Nalin
MI PRESENTO

Sono nato a Legnago nel 1954, ho due figlie e sono arrivato a Rovigo nel 2004 come Segretario Generale della Cgil, incarico che ho mantenuto fino al pensionamento in agosto dello scorso anno.

Figlio unico, ho perso mio padre all’età di undici anni e mia madre ha dovuto lavorare duramente per tirare avanti e consentirmi di condurre una vita dignitosa. Dai miei genitori ho imparato molte cose ma soprattutto l’onestà e la solidarietà verso gli altri.

Anche se ho avuto la possibilità di avere vicino a me mio padre per poco tempo, ricordo ancora le sue discussioni politiche, spesso accese, che avevano l’obiettivo di affermare le sue idee socialiste nei confronti degli amici e sono convinto che il mio impegno politico e sociale come uomo di sinistra, abbia avuto origine da quelle prime inconsapevoli esperienze.

All’età di quindici anni, terminata la scuola dell’obbligo, ho iniziato a lavorare come apprendista tornitore in una piccola azienda metalmeccanica dove sono rimasto fino al 1983, anno nel quale ho iniziato la mia prima esperienza di sindacalista della Cgil, organizzazione alla quale ho aderito sin dal primo mese di lavoro nel 1969 e che è stata per me come una seconda famiglia.

Durante gli anni nei quali ho lavorato in fabbrica, mi sono diplomato all’istituto Tecnico per Geometri e, successivamente, mi sono iscritto alla facoltà di Sociologia di Trento.

L’impegno lavorativo e lo studio non mi hanno però impedito di coltivare alcune passioni che col passare degli anni si sono invece rafforzate: la lettura di buoni libri, i viaggi in motocicletta, cucinare. Credo che dedicare parte del proprio tempo a ciò che si ama fare, aiuti ad essere in equilibrio con se stessi e con gli altri.

Vi sono molti tratti comuni tra la Bassa Veronese e l’Alto Polesine e questo mi ha consentito di integrarmi rapidamente nella Comunità Polesana.

In questi anni di lavoro sindacale ho avuto la fortuna di conoscere un mondo di valori, di qualità umane e di esperienze che rendono per molti versi questo splendido territorio unico nel contesto veneto. Questa è la ragione principale che mi ha convinto a trasferire la mia residenza in questa città che ho amato da subito.

Ora sono candidato sindaco di Rovigo e di ciò ringrazio coloro che hanno ritenuto di proporre e sostenere questa mia candidatura.

In questi anni da Segretario della Cgil, ho avuto la possibilità di rapportarmi con il mondo economico fatto di imprese piccole e grandi e di conoscerne potenzialità e problematicità, così come ho avuto modo di misurarmi con le Istituzioni Locali e con gli Enti Pubblici e di saper rappresentare anche in quei contesti gli interessi della Comunità rodigina, tenendo il lavoro, il benessere sociale e lo sviluppo economico e produttivo al centro della mia azione.

Queste sono le ragioni di fondo dalle quali è scaturito il mio slogan Cura della Comunità e Cura del Territorio e per le quali chiedo alle elettrici e agli elettori di Rovigo di sostenermi con il loro voto. 





IL CANDIDATO 

Dal Gazzettino del 27 aprile 2011
L’aspirante sindaco di Italia dei valori e Sinistra ecologia libertà
Cgil tra la moto e i libri
Giovanni Nalin racconta una vita di lavoro sindacale e le passioni

Giovanni Nalin con la sua moto
(dal suo profilo Facebook)
Compirà 57 anni tra pochi giorni Giovanni Nalin, candidato sindaco dell'Italia dei Valori e di Sinistra ecologia e libertà.
Divorziato, due figlie di 27 e 14 anni, è pensionato dal 1. agosto del 2010 dopo essere stato dal 1969 al 1983 operaio in una ditta metalmeccanica, prima di essere inserito in distacco sindacale come rappresentante della Cgil. Prima da dipendente aveva avuto il tempo di diplomarsi e iscriversi all'università a Sociologia, poi l'attività sindacale lo ha completamente assorbito portandolo a numerosi incarichi a livello regionale, fino alla segreteria generale della Cgil di Rovigo nel 2004, carica che ha mantenuto fino alla pensione. Da quattro anni risiede a Rovigo dopo essere nato e aver vissuto a Legnago.

«Politicamente sono sempre stato iscritto al Pci fin dagli anni 70 - spiega Nalin - ne ho seguito tutte le evoluzioni o involuzioni, dipende dai punti di vista, dal Pds ai Ds fino al Pd. Ovviamente è stata l'attività sindacale a Verona e poi nel regionale della Cgil ad assorbire i miei interessi».

Interessi che però il candidato sindaco ha con pazienza e dedizione continuato a coltivare. «Fin che vivevo a Legnago avevo spazi e attrezzatura per un mio hobby particolare: il restauro di mobili antichi, anche se non di altissimo pregio. Poi coltivo una vera passione per i viaggi e in assoluto per le trasferte in motocicletta. Ho posseduto varie moto. Oggi ho una Bmw 1.200 GF, ma a Legnago conservo ancora la mia prima Lambretta 200cc, vecchissima, ma piena di ricordi».

E poi c'è la cultura. Nalin confessa di non riuscire a rinunciare a qualche ora in libreria. Passione per la letteratura, ma anche solo per l'atmosfera di un ambiente unico. «Sì, mi piace la poesia, in particolare il poeta turco Nazim Hikmet, ma anche Giacomo Leopardi mi rapisce come pochi. E amo sostare tra i volumi, toccarli, sfogliarli, leggere la seconda di copertina. Non sempre li compro, anche se a saggi e romanzi non rinuncio».

Infine un segreto, Che fa felice i suoi intimi: «Ho una piccola ma fornita cantinetta di vini che è apprezzata soprattutto da chi invito ad assaggiarli».