9 agosto 2011

As2, ingenuità o arroganza di Piva?

Quanto apparso stamane sulla stampa locale in merito alla rivendicazione del sindaco di Rovigo di avere la titolarità della proposta per la presidenza di As2, rappresenta l’ennesimo atto di una sostanziale incapacità dell’Amministrazione comunale nel saper affrontare con intelligenza importanti questioni che interessano la comunità rodigina e, più in generale, polesana.
Oltre che un atto di arroganza politica quanto avanzato da parte del sindaco Piva, rappresenta una richiesta priva di efficacia in quanto le società sono regolate da norme di legge che nulla hanno a che fare con le esigenze politiche dettate da necessità spartitorie.
Salvo che, proprio nel rispetto di quelle stesse regole non si proceda attraverso procedure societarie e non imposizioni politiche!
Il richiamo poi a presunti valori etici per applicare criteri spartitori secondo il vecchio manuale Cencelli, sarebbe persino esilarante se non fosse il sintomo di una degenerazione politica alla quale nemmeno il sindaco Piva, così lontano dalla politica dei partiti come egli stesso sostiene, riesce (o non vuole) sottrarsi.
L’etica nelle scelte vorrebbe che, rispondendo alle necessità di contenere i costi della politica, si procedesse in una analisi attenta delle esigenze legate al territorio e si avviasse conseguentemente un significativo restringimento del numero delle società partecipate fondendone le funzioni e riducendone gli organismi.
In questo percorso, per altro già sollecitato anche dal sottoscritto in Consiglio comunale, troverebbe anche da parte di Sel e Idv interlocutori attenti e disponibili.
Infine, se quanto riportato dalla stampa risultasse vero, il primo atto conseguente alla presa di posizione del sindaco dovrebbero essere le dimissioni dell’Assessore Zangirolami che ha rappresentato il Comune nei vari passaggi societari e che non ha saputo garantire gli interessi della Amministrazione comunale che rappresentava.