24 maggio 2011

Al ballottaggio del 29 e 30 maggio uniti con il centrosinistra per sostenere Federico Frigato

Come da sempre sostenuto da parte di Sel e Idv, le elezioni del 15 e 16 maggio hanno sostituito le primarie di coalizione che non si sono effettuate per mancanza di accordo tra le varie forze politiche che si richiamano al centro sinistra.
Con coerenza, verificato che il candidato sindaco uscito dalla prima tornata elettorale con il maggior numero di consensi è risultato essere Federico Frigato, abbiamo convenuto sulla opportunità di presentarci uniti al ballottaggio attraverso l’apparentamento con le forze del centro sinistra disponibili.

 
Ritenendo che molti punti contenuti nel programma elettorale del candidato Frigato siano in linea con il nostro programma, abbiamo posto l’esigenza di rafforzarne alcuni punti e di implementare il suo programma con alcuni contenuti del nostro, premettendo che l’accordo rimane comunque subordinato ad un quadro di riferimento delle possibili alleanze che non vada oltre il centro sinistra.

Questi i punti concordati nella riunione tenutasi in sede del PD a Rovigo tra le delegazioni presenti nell’incontro di venerdi 20 maggio:

  • priorità alle politiche sociali puntando al riassetto della struttura e delle funzioni dell’Assessorato preposto alle politiche di welfare locale, che deve essere sempre più in grado di fornire risposte rapide ed efficaci alla domanda di sostegno proveniente dalla società rodigina;
  • riduzione delle Aziende e degli Enti di pubblica utilità, sia quelle in proprietà che quelle partecipate dal Comune, procedendo dove necessario alla loro unificazione e razionalizzazione;
  • riconferma e rafforzamento dei vincoli già adottati in merito alla possibilità di insediare nuove unità produttive nel territorio comunale, operando nel contempo affinché anche gli impianti già esistenti ottemperino agli obiettivi di salvaguardia dell’ambiente;
  • interventi mirati alla rivisitazione del PAT agendo sulle prerogative esercitabili in sede locale;
  • puntare alla riorganizzazione funzionale e gestionale di alcuni Assessorati, attraverso la riqualificazione e la rimotivazione del personale al fine di migliorarne l’efficienza e in modo tale da ridurre al minimo indispensabile il ricorso alle consulenze esterne all’Ente;
  • individuazione degli Assessori adottando criteri di competenza e di incompatibilità dovute a possibili conflitti di interesse;
  • adozione del Registro dei Testamenti Biologici da parte del Comune di Rovigo.
Infine Sel e Idv ritengono necessario affermare la piena adesione al programma attraverso il diretto coinvolgimento nel governo della città, sia nell’Esecutivo che negli Enti che andranno a ridefinizione in conseguenza del nuovo quadro amministrativo
 
  Le Segreterie provinciali di Italia dei Valori e di Sinistra Ecologia Libertà
Rovigo 21 maggio 2011
         

17 maggio 2011

Informazione Referendum: mercoledì 18 ai Grandi Fiumi Gianni Mattioli sul nucleare

Gli impegni pressanti di questi giorni per le elezioni ci hanno impedito finora di dedicarci come dovremmo all'informazione sui referendum che, nonostante il silenzio delle Istituzioni deputate ad una libera e democratica informazione, si terranno il 12-13 giugno. Cioè fra neanche un mese!
Vista la situazione dell'informazione pubblica bisognerà dare una mano e adoperarsi in tutti i modi per far girare le notizie e convincere tutti ad andare a votare per raggiungere il Quorum.
Sfruttiamo perciò tutti i canali possibili: dai nostri blog,  a facebook a Twitter. Adoperiamo la fantasia per raggiungere tutti. Solo così possiamo farcela!

Per parlare dei temi referendari è previsto un incontro pubblico domani sera mercoledì 18 maggio, alle ore 21, presso la Sala Flumina del Museo dei Grandi Fiumi a Rovigo, dove  il prof. Gianni Mattioli interverrà sul nucleare e Luciano Marangoni coordinatore del comitato provinciale Acqua Bene Comune spiegherà i quesiti referendari che riguardano l'acqua.
In sintesi: ci saranno in tutto 4 quesiti, quindi 4 schede:
i primi due quesiti riguardano l'acqua (ACQUA BENE COMUNE): il primo è per la gestione pubblica del servizio idrico, il secondo per impedire di fare profitti dall'acqua.  
 Il terzo ed il quarto quesito, entrambi promossi dall'Italia dei Valori, sono rispettivamente contro la costruzione di nuove centrali nucleari (FERMIAMO IL NUCLEARE) ed il "legittimo impedimento".

.

Risultati elettorali al primo turno: le dichiarazioni di Nalin alla stampa

L'esito dello scrutinio ci dice che con 1774 voti  Giovanni Nalin raggiunge il 6,13% dei voti. Si attesta al quarto posto dopo Piva, Frigato e Furin.
I risultati non ci soddisfano pienamente:  a dire il vero ci aspettavamo qualcosa di più.

Qui le prime dichiarazioni a caldo fatte alla stampa ieri sera in tarda serata:

Da Il Gazzettino di Rovigo, martedì 17 maggio 2011:
Nalin: "Un punto di partenza"
"Coalizione del centrosinistra indebolita dalla scelta del Pd di non fare le primarie"

«Siamo sotto il punto di partenza previsto, ma non sono deluso. Da qui inizia il cammino per radicare l’idea di partito dentro movimento al suo debutto elettorale a Rovigo come il Sinistra Ecologia Libertà e per proseguire il positivo laboratorio allestito insieme all’Italia dei Valori».
È un Giovanni Nalin non soddisfatto, ma sereno, quello che commenta il 6% circa di voti conquistato da Sel-Idv, quarta forza politica del panorama rodigino. «Ci aspettavamo un risultato intorno all’8-10%, ma non abbiamo avuto il riscontro - prosegue - Ora intendiamo rappresentare l’elettorato di una sinistra di governo che si basa su programmi e principi, non su logiche spartitorie». Consequenziale il possibile apparentamento al ballottaggio con il centrosinistra di Federico Frigato. «Non compete a noi, ma a chi va al ballottaggio proporre un confronto. Se Frigato lo farà chiederemo chiarezza sul perimetro delle alleanze, tema sul quale in precedenza non abbiamo avuto risposta, e sui programmi. Non ci interessano le logiche spartitorie. Sono uscito dal Pd perchè non mi sentivo rappresentato, non mi interessa allearmici a ogni costo».
Sull’exploit dei Grillini, oltre un punto sopra Sel-Idv, afferma: «Il fenomeno deve far riflettere. È un termometro da considerare per un indirizzo di buona e oculata politica». Sull’analisi a 360° del voto conclude: «Il centrosinistra paga complessivamente il prezzo dalla frantumazione prodotta dalla scelta del Pd di non andare alle primarie. Questo ha impoverito tutta la coalizione, non solo il partito. Dove si sono fatte le primarie, come a Milano e Torino, presentando una coalizione forte e coesa, c’è stato un risultato ampiamente positivo. A Rovigo dove si sono evitate no. Non si tratta di un caso».

13 maggio 2011

Io e Rovigo


Io e Rovigo from Mattia Bertin on Vimeo.

trascrizione:

"Uno dovrebbe scegliere me perchè rappresento un elemento di rottura rispetto alla continuità che una certa classe politica ha rappresentato in questo territorio.
E anche perchè porto un'eperienza, che è quella del sindacato, in questo caso la CGIL, che ha toccato i problemi presenti sull territorio visti in un'ottica diversa da quella che tradizionalmente intercetta la politica ...
Sono venuto a Rovigo per lavoro e mi ci sono stabilito perchè mi ci trovo bene"

Cosa ti piace?

La città è a misura d'uomo ed è vivibile.
Tutto sommato una sintonia con la cultura della mia zona di origine è quella che ho trovato in Polesine in particolare
"

Nalin contro la Lega: "Inserzione razzista"

articolo tratto dal Corriere del Veneto del 13 maggio 2011

12 maggio 2011

CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE

Chiusura della campagna elettorale.

Il ritrovo per tutti  è  domani 13 maggio  in Piazza Roma alle ore 17.30 a Rovigo.
Con noi sarà presente Massimo Donadi, capogruppo alla Camera per l'IDV

Il tutto sarà accompagnato da buona musica.
Vi aspettiamo!




Giovanni Nalin: la cura del territorio


La cura del territorio from Mattia Bertin on Vimeo.

Intervista de "Il Gazzettino" del giorno 11 maggio 2011
IL TERRITORIO VA DIFESO E CURATO
ROVIGO - (F.P.) La lunga attività sindacale non è forse estranea al dato peculiare che Giovanni Nalin, candidato sindaco di Sinistra e Libertà e Italia dei valori, ha voluto dare alla propria campagna elettorale. La sua proposta parte da una visione d'insieme mai individualista per dar vita a una vera comunità a misura di cittadino.
Da dove vuole iniziare? «Direi dalla cura del territorio in senso lato, fatto di ambiente e paesaggio, ma anche di patrimonio artistico e culturale, tradizioni locali compresa quella dell'acqua, tutto beni comuni da valorizzare attraverso una gestione veramente pubblica. Sono la ricchezza collettiva e vanno messi al servizio della comunità con una reale possibilità di sviluppo per la città e il suo territorio. Su questa linea abbiamo dato rilievo alla riqualificazione dei parchi pubblici e delle aree attrezzate per l'attività sportiva e ricreativa, alla promozione degli orti sociali, al completamento della rete delle piste ciclabili, a un servizio di recupero, riutilizzo e riciclo dei rifiuti più efficiente. Resta fermo il contrasto all'insediamento di attività nocive e inquinanti, e al consumo del territorio».
Sul futuro del Corso cosa proponete? «Va tenuto libero dal traffico automobilistico e vanno creati parcheggi scambiatori collegati a ecobus navetta. Fondamentale sarà offrire un biglietto unico multiservizi a fasce orarie con possibilità di noleggio bici».
Sul fronte culturale? «Va ridata centralità alle attività artistiche e culturali con il recupero di spazi storici, riqualificando i luoghi pubblici dismessi per aprirli alle realtà presenti. Si può pensare al rilancio di eventi di qualità, alla riapertura di sale cinema e percorsi gastronomici legati alle radici agricole».
Il senso di comunità proposto da Nalin poggia anche su principi di partecipazione e responsabilizzazione.
«Verificare e valutare l'operato degli amministratori e la trasparenza sono cardini di una comunità non rassegnata e ripiegata su se stessa. Rendere i cittadini protagonisti delle scelte produrrà servizi migliori e meno sprechi. Un esempio classico sono le frazioni: spenti i riflettori elettorali, finiscono nel dimenticatoio. Proponiamo, invece, la creazione delle consulte civiche di quartiere e frazione per avere un rapporto diretto con il Palazzo. Siamo convinti che il passaggio da un'ottica solamente assistenziale a un’ottica relazionale, possa promuovere una vera emancipazione delle persone svantaggiate o non autosufficienti, realizzando una reale riqualificazione e innovazione delle Politiche sociali. Anche il sostegno alle famiglie dovrà poggiare sul loro coinvolgimento nelle scelte gestionali degli istituti scolastici ed assistenziali. Infine il mondo del lavoro: per ridurre disoccupazione e precarietà, il Comune deve farsi attore di tavoli di confronto con le categorie economiche e sociali interessate» 

11 maggio 2011

La cultura, il cuore pulsante della città


La cultura from Mattia Bertin on Vimeo.




Il cuore di una città, non la cornice
di Camilla Ferrari
da RovigoOggi.it

Portare “la poesia nei fatti”, attacca così, citando Nichi Vendola, l’intervista di approfondimento sulle tematiche culturali ad Elia Barchetta già portavoce provinciale di Sinistra ecologia e libertà, e oggi delegato da Giovanni Nalin, candidato sindaco per Sel e Idv, quale referente per il settore cultura. “Per concepire una nuova logica politica è necessario cominciare a pensare ad un nuovo approccio alla cultura. La cultura infatti deve diventare il cuore pulsante di una città senza relegarla invece al ruolo di semplice e misera cornice".

Perché puntare sulla cultura è importante secondo voi?
"Semplice - risponde Barchetta - innalzare il livello culturale di una città da la possibilità al cittadino di effettuare scelte sempre più consapevoli, acquisire sempre maggiori strumenti per cominciare ad essere finalmente protagonisti. La qualità della vita non si misura solo sulla base del Pil, ma anche sulla ricchezza culturale e sulla capacità di soddisfare le esigenze legate alle necessità di relazione tra cittadini.
Occorre incentivare una educazione estetica che permetta di godere di un benessere economico".

Sì, ma non tutti godono di benessere economico, un lavoratore a basso reddito, generalmente non sacrifica le sue risorse per assistere ad eventi culturali. Come risponde in proposito?

continua a leggere sul sito di RovigoOggi.it ...

10 maggio 2011

Più fraternità e più bellezza, in un mondo di pace

Il brano è tratto dall'intervento di Nichi Vendola sabato 7 maggio a Rovigo.

"Tante volte l'impeto della destra populista è proprio condito di offese, di contumelie e di ragionamenti molto semplificati. Si insinua l'idea che la complessità sia un'invenzione e che la cultura sia qualcosa per anime debosciate. 
In fondo Goebbels diceva: "Quando sento la parola cultura metto mano al revolver". 

Noi su quel ring della boxe, dove la politica diventa contesa come le giostre medievali, come i duelli rusticani, noi non ci dobbiam salire. 

Credetemi noi la politica la dobbiamo vivere come una occasione di conoscenza, come una forma di autoeducazione alla complessità. E, se posso dirlo, contro il plebeismo di un linguaggio urlato  e di una pornografia di Stato, noi dobbiamo riscoprire l'eleganza della battaglia politica fatta di passioni alte.
 ...
Nella vita si perde e si vince. Ma per noi la politica deve essere una semina. Seminare idee di futuro, seminare pensieri lunghi, seminare antidoti all'intolleranza, all'ignoranza, alla violenza. Seminare idee di quella che un profeta della mia terra, un grande uomo di Chiesa e di pace come don Tonino Bello chiamava la convivialità delle differenze. E' una semina  buona.

Le campagne elettorali non sono diverse dalle campagne dei contadini. 
... 
Le mie campagne sono state le più aspre perchè erano: pietra, deserto. I contadini hanno dovuto dissodarle, han dovuto sputare veleno per tirar su un germoglio. E poi arrivava il freddo e bruciava il germoglio. E poi ricominciavano e ricominciavano ancora.
...
Ecco, le campagne elettorali sono così: si tratta di coltivare in profondità, di entrare nella vita materiale  delle persone,  di saper ascoltare  e di saper costruire una prospettiva di speranza.  
Di uscire fuori da questa condizione di claustrofobia, in cui ci sentiamo oppressi tra quelli che invocano l'utentica "razza Piave" e quelli che invocano il forno purificatore. 
Noi vogliamo soltanto invocare più fraternità e più bellezza in un mondo di pace."

7 maggio 2011

Grazie di cuore a tutti!

Oggi abbiamo vissuto una giornata di straordinaria intensità con la presenza di Nichi Vendola a Rovigo.
I giorni che hanno preceduto quello odierno sono stati densi di preoccupazioni e timori di non riuscire a garantire una partecipazione adeguata a questo evento: piazza impegnativa per le dimensioni, soprattutto dopo la grande manifestazione della Cgil di ieri che avrebbe fatto da riferimento. 
Attorno alle 10,30 eravamo ancora pochi e un po’ dispersi, con fare forse scaramantico, per la piazza. Poi i bravissimi amici de “La Cattiva Strada” hanno iniziato a suonare brani di De Andrè e in poco tempo abbiamo visto la piazza animarsi.
E qui è d’obbligo un primo ringraziamento a tutti loro e a Walter Sigolo in particolare che, oltre a suonare benissimo la fisarmonica, è anche candidato consigliere nella nostra lista. 
Minuto dopo minuto la piazza si è fatta via via sempre più “importante” fino ad eguagliare quella di ieri dello sciopero della Cgil. Da non credere!

Nichi Vendola, partito da Treviso e diretto a Bologna, per poi concludere la sua poco riposante giornata a Cento, è salito sul palco verso le 11,30 dove è stato accolto dal calore di una piazza gremita di persone. 
Assieme a lui sul palco erano disposti tutti i candidati consiglieri donne e uomini della nostra lista che si stanno impegnando da settimane in una campagna elettorale faticosa, per noi ricca “solo” di soddisfazioni e di entusiasmo. Di soldi nemmeno l’ombra!
Qui ci sta il secondo ringraziamento rivolto a tutti loro.

Poi ha rotto il ghiaccio Mirko Bolzoni illustrando brevemente (?) lo stato della politica rodigina in chiave elettorale. Un grazie di cuore anche a lui per la sua generosità!
Dopo un mio breve intervento, la parola è passata a Nichi che ha saputo trascinare e coinvolgere i presenti come pochi altri sanno fare, con un intervento lucido e appassionato.
Un ringraziamento di cuore per quello che ha detto, per come lo ha detto e per essere venuto a Rovigo a sostenere la mia candidatura a sindaco. 
Grazie Nichi!

Infine grazie con tutto il cuore a voi che eravate in piazza, sotto un sole cocente e che siete rimasti con noi fino alle 12,30 con passione, partecipazione e grande entusiasmo. 
Voi siete la nostra vera forza e per voi faremo tutto quanto sta nelle nostre possibilità per vincere queste elezioni. 
Gli altri cercano “effetti speciali” mentre abbiamo attorno a noi “persone speciali”. 
Sono orgoglioso di essere il vostro candidato e spero, col vostro aiuto, di essere il vostro sindaco.
Grazie a tutte e tutti voi.

Giovanni Nalin

Rassegna stampa da Rovigo Oggi: Arriva Nichi il PD trema

da Rovigo Oggi
ARRIVA NICHI, IL PD TREMA
di Camilla Ferrari

Piazza Vittorio Emanuele II assolata e gremita di gente per ascoltare l’intervento di Nichi Vendola segretario nazionale di Sel, a Rovigo a sostegno della campagna elettorale di Giovanni Nalin candidato sindaco per Sel e Idv. Applausi e consensi per Vendola che affronta le questioni politiche più cocenti del paese: società, cultura, immigrazione, lavoro e ambiente senza farsi mancare un duro attacco al Pd di Rovigo e alla maggioranza di governo

Rovigo 7 maggio - A Rovigo il Pd non ha accettato di fare le primarie per il centro sinistra, è una scelta di settarismo secondo lei? Questa è la domanda rivolta al leader di Sinistra ecologia e libertà Nichi Vendola prima di salire sul palco di piazza Vittorio Emanuele II.



“Quando il Pd da prove di settarismo – risponde Vendola - come nel caso di Rovigo, sbaglia molto, perché ci sono pezzi di Pd in giro per l’Italia che faticano a capire che il mondo è cambiato, e anche l’Italia. Non si può pensare di costruire le alleanze politiche con l’arroganza. Bisogna avere umiltà capacità di ascolto, e affrontare una cosa che è nello statuto del Pd, le primarie appunto”.

E sono circa un migliaio i rodigini a dargli ragione, tutti raccolti questa mattina in Piazza Vittorio Emanuele in attesa di ascoltare le parole di Nichi Vendola, leader di Sel e presidente della regione Puglia, giunto a Rovigo per sostenere Giovanni Nalin candidato sindaco di Sel e Idv.

Dopo l’intervento di Nalin prende la parola Nichi Vendola. “L’unico patriottismo utile è quello umano - esordisce Vendola tra gli applausi -. Questo senso nazionalistico piccolo, legato a misere beghe di paese, costituisce il danno più grande per l’Italia. E’ necessario riprendere a vivere la politica per rimettere in pista il senso della convivenza. Ma come si può, per esempio, concentrarsi su una misera politica del cabotaggio, delle ricette da cucina? Come si fa a vivere nella politica delle furbizie mentre un intero ecosistema sta andando in tilt?”.
Vendola si riferisce al drammatico terremoto giapponese sul quale da circa un mese, fa notare, è calato il silenzio dei media. “Alla base - prosegue Vendola - sta il tentativo di boicottaggio del referendum per il nucleare e l’acqua pubblica previsto nei prossimi 12 e 13 di giugno. Berlusconi trema per questo referendum. Cambiare le norme appena varate a favore del nucleare e abolirle, subito dopo il terremoto in Giappone, è solo una strategia del presidente del consiglio che sul nucleare ha interessi specifici insieme al presidente francese Sarkozy. Le norme verranno presto reintegrate, infatti. Tutto questo taglia e cuci nasce per evitare che la gente partecipi al referendum, mentre in Giappone circa 100 milioni di tonnellate di macerie completamente radioattive restano depositate senza che nessuno scienziato sappia come smaltirle”.

Ma nessuno ne parla, insiste Nichi Vendola, che tocca, in quaranta minuti, quasi tutte le questioni fondamentali del paese. Tra tutte spicca la questione del lavoro, precarietà e sicurezza. “Ma perché non si parla di amianto per esempio? Nella mia città – prosegue Vendola - ho visto gli operai morire uno ad uno a causa delle fibre tossiche, ed ora, voglio che lo sappiate, è il turno delle loro mogli, che lavavano le tute impregnate di quella fibra maledetta”.
Infine Nichi Vendola non si fa mancare nemmeno un commento sul caso Ruby, ma non sembra essere la giovane il problema, quanto piuttosto i suoi coetanei, quella generazione di ragazzi rinchiusi nel triste cerchio del precariato, la generazione del “lavoro mai”. Poi la questione immigrazione, “quanto perderebbe l’Italia – continua Vendola - se la lega riuscisse un giorno a realizzare il suo sogno di eliminare dal paese gli immigrati? Ecco, se questo si avverasse, il nostro paese dovrebbe confrontarsi con problemi non da poco. Intanto quell’8% di pil prodotto proprio dai lavoratori extracomunitari e poi quei 2 milioni di badanti che sembrano diventate oramai indispensabili. Stiamo parlando di quella stessa Lega che parla di Roma ladrona ma se ne sta nella capitale e anche ben comoda”.

Parla, Nichi Vendola, di un Italia impreparata ad accogliere il diverso, un Italia incapace di captare la grande rivoluzione democratica in atto nei paesi nord Africani e mediorientali, un’Italia che preferisce parlare delle nomine dei sottosegretari, invece di affrontare problemi e pianificare soluzioni, un Italia garantista, “che garantisce i garantiti ed è giustizialista con i poveri cristi”.
“Bisogna lottare contro questa cultura della mercificazione, così radicata nella maggioranza. E’ una cultura della compravendita, legata anche alle persone. E’ la cultura populista della paura, quella dei cittadini che preferiscono fare la politica con il bastone piuttosto che scegliere la via dell’accoglienza. E’ necessario oggi far rinascere la cultura, quella vera e complessa, per una riscoperta dell’eleganza e della bellezza”.



Nichi Vendola a Rovigo: le prime foto di oggi

Queste sono le prime foto scattate oggi con Nichi Vendola. Prossimamente il video.



Molte altre foto sul profilo Facebook Nalin Sindaco di Rovigo

6 maggio 2011

Nichi Vendola a Rovigo domani 7 maggio con Giovanni Nalin

Domani Nichi Vendola sarà con noi nella Piazza più bella della città.
E' per noi una grande gioia poterlo accogliere ed ascoltare. Quel che dice riesce sempre a superare i confini della politica con la "p" minuscola, quella cioè dei piccoli recinti e dei piccoli egoismi.

Viene a Rovigo a sostegno del nostro candidato sindaco Giovanni Nalin.
Siete tutti invitati ad esserci, comunque la pensiate.

5 maggio 2011

"Immigrati e immondizia": un consiglio al signor Onofri

Lettera inviata alla redazione de "La Voce di Rovigo"

Gentile redazione de "La Voce", mi ero ripromesso di misurare gli interventi e di autoapplicarmi un codice di sobrietà preventiva nelle dichiarazioni per questa tornata elettorale amministrativa.
Dopo aver letto le dichiarazioni a titolo difensivo del signor Onofri, per le frasi lanciate su Facebook a proposito del ruolo di "immondizia" rappresentato dai mussulmani in quanto tali, ho dovuto recedere da quei buoni propositi.
Trovo le sue argomentazioni di un'inconsistenza disperante, soprattutto laddove si vuole assimilare una cultura millenaria, che ha innervato la cultura europea al pari di altre tradizioni di pensiero, dall'ebraica, alla cattolica, alla illuminista, ai comportamenti criminali di singoli individui provenienti da aree geografiche a maggioranza islamica.

Una volta per tutte: chi compie un reato previsto dal nostro codice, in particolare uno fra i più odiosi come la violenza su una donna, va arrestato, giudicato e condannato. Punto.
Tessere attorno ad un episodio per quanto odioso, una serie di commenti di stampo razzista, con riferimenti "ai forni" (quelli dove furono sterminati milioni di ebrei poco più di mezzo secolo fa) trovandoli ironici contributi alla discussione, indica da sé il livello tribale che esprime questa subcultura di una destra aggrappata alla peggiore storia italiana recente, incapace, in forza di un'ignoranza condivisa con avvinazzate combriccole da bar, di esprimere opinioni minimamente fondate e commisurate ai fatti e incline come nei western classici al processo sommario, al linciaggio e al pogrom contro chiunque condivida tratti somatici, linguaggio e cultura di eventuali responsabili di reati.

Un amichevole consiglio signor Onofri e, le assicuro senza ironia, si documenti un po' di più, studi, misuri le cose che dice ed eviti lo sbraco telematico che come ben sa equivale ormai ad esporsi al pubblico ludibrio.

Per parte mia non nutro sentimenti di odio nei confronti di nessun essere umano e tanto meno nei confronti di miei compatrioti. Credo che i comportamenti delittuosi vadano pereseguiti ovunque vengano compiuti e da chiunque se ne renda responsabile al di là del suo pigmento.

Claudio Luciano
per "Sinistra, Ecologia, Libertà" - Rovigo

4 maggio 2011

Credibilità dei candidati questione aperta: Giovanni Nalin risponde


Ho letto con interesse la lettera del signor Giorgio Ruffini pubblicata dal vostro quotidiano lo scorso 28 aprile dal titolo “Credibilità candidati questione aperta”.
La prima parte della lettera si sofferma sulla crisi di credibilità della politica nei confronti del corpo elettorale.
Confutare questo dato di fatto è difficile anche se, credo, andrebbero approfondite le cause di tale stato di cose, altrimenti se ne potrebbe desumere semplicisticamente che ciò dipenda in gran parte dalla “sola” frantumazione politica in atto nel nostro Paese come pure a Rovigo.
Capisco bene non essere questo l’intento del signor Ruffini, “costretto” da ragioni di spazio più alla evidenza del fenomeno che alla analisi delle cause che lo determinano.
E tuttavia mi permetto di accennare al fatto che dalla caduta della cosiddetta “prima Repubblica”, abbiamo assistito alla discesa in campo di forze politiche come la Lega e di soggetti come Silvio Berlusconi che, sfruttando magistralmente una fase di sbandamento sociale e politico dell’intero Paese, hanno imposto la loro cultura dell’antipolitica, aiutati nel loro progetto dall’incapacità dei Partiti tradizionali di rinnovarsi, tutti presi dall’idea balzana che bastasse scimmiottare questi soggetti per restare saldi in sella.
Nel contempo i Partiti, da corpi intermedi della rappresentanza sociale e degli interessi di parte, hanno finito per restringere sempre più il perimetro del loro agire entro angusti confini sufficienti solo a garantire il loro gruppo dirigente, allontanandosi in tal modo sempre più dai cittadini.
Rovigo non fa certo eccezione rispetto a questo quadro.
Anche da noi a Rovigo sono presenti gli stessi problemi che la politica nazionale evidenzia:
undici candidati a sindaco con ventisei liste sono una cartina di tornasole innegabile!
Le sollecitazioni del signor Ruffini ad azioni improntate alla massima trasparenza non possono che trovarmi d’accordo.
La mia candidatura a sindaco, sostenuta da Sel e Idv, si è incardinata sull’ennesimo errore da parte del Pd locale che ha rifiutato le primarie di coalizione che avrebbero contribuito a riunificare il centro sinistra e a far tornare i cittadini protagonisti delle scelte della politica.
Il mio impegno ha quindi assunto l’obiettivo di rappresentare un punto di riferimento per una parte dell’elettorato di centro sinistra in uno scenario deteriorato dalle scelte incomprensibili di chi, al di là delle dichiarazioni ufficiali, prima ha messo in discussione il rapporto con il sindaco Merchiori e poi ha voluto imporre un candidato senza il vaglio delle primarie, ancora una volta ignorando le istanze che provenivano dalla società.
Per altro, tanto Sel quanto Idv, non erano presenti nel Consiglio comunale uscente e quindi sono di fatto forze politiche che rappresentano punti di novità reale nel quadro amministrativo rodigino.
Per quanto attiene infine alle sollecitazioni finali proposte dal signor Ruffini ai candidati a sindaco:
sono nato 57 anni or sono a Legnago (Vr) dove ho vissuto sino a quando mi sono trasferito a Rovigo per assumere l’incarico di Segretario Generale della Cgil nel 2004, ho due figlie di 27 e 14 anni e sono pensionato da agosto 2010 dopo oltre 40 anni di lavoro e il mio reddito attuale si aggira sui ventimila euro annui.
Figlio unico, orfano di padre dall’età di 11 anni, terminata la scuola dell’obbligo ho iniziato a lavorare in una azienda metalmeccanica dove sono rimasto per 14 anni con la mansione di operaio tornitore. Nel frattempo mi sono diplomato geometra e successivamente ho intrapreso gli studi in sociologia a Trento.
Nel 1983 ho iniziato la mia esperienza di dirigente sindacale che si è conclusa col pensionamento.
Nei sei anni di impegno in Polesine e a Rovigo come Segretario della Cgil, oltre ad apprezzare genti e luoghi di questo splendido territorio al punto di trasferirvi la mia residenza, ho avuto la possibilità di conoscere pienamente il mondo del lavoro, il sistema delle imprese, i rapporti con le Istituzioni, le dinamiche sociali e politiche.
Credo di poter affermare senza supponenza che pochi altri candidati possano avere avuto analoga opportunità di conoscere direttamente Rovigo e il Polesine nelle sue varie sfaccettature.
I punti che caratterizzano il nostro programma sono già stati ampiamente trattati nelle varie iniziative e credo siano oramai a conoscenza degli elettori e dei cittadini che comunque avremo modo di contattare direttamente nelle molte iniziative elettorali programmate e alle quali li invitiamo sin d’ora.
Credo inoltre superfluo riaffermare che l’obiettivo principale, per quanto mi riguarda, è non consegnare l’amministrazione della città al centro destra.
Infine, in coerenza con quanto abbiamo sostenuto da sempre rispetto alla nostra assoluta indisponibilità a considerare gli esiti elettorali come l’occasione di consolidare ambizioni personali tese a soddisfare interessi soggettivi a scapito di quelli collettivi, ci dichiariamo sin d’ora disponibili a ricercare esclusivamente le “buone pratiche” per raggiungere l’obiettivo di amministrare la nostra città restando rigorosamente vincolati a questo principio.

Giovanni Nalin 
Candidato sindaco per Sel e Idv


Rovigo 03 maggio 2011

3 maggio 2011

Leoluca Orlando con Italia dei Valori a Rovigo: "La legalità anche negli Enti locali"

Ieri a Rovigo in Pescheria si è tenuto l'incontro  organizzato dall'Italia dei Valori dal titolo "La legalità anche negli Enti locali" con Leoluca Orlando.

Orlando, data la sua comprovata esperienza e competenza,  si è soffermato sulla necessità di pretendere e ricercare la piena legalità nella gestione dei Comuni, delle Provincie, e delle Aziende derivate.

La Sua vita contrassegnata da una impareggiabile coerenza comportamentale serve da esempio e vale come monito, in momenti così torbidi, per trasmettere alle nuove generazioni e ai cittadini in generale un segno di certezza e di guida.

Beppe D'Alba