21 aprile 2011

Luca Telese con "Nichi Vendola - Comizi d'amore": in Italia c'è bisogno di sinistra

All'aperitivo letterario del 19 aprile scorso con Luca Telese, noto giornalista del Fatto Quotidiano e di La7, c'è stata buona partecipazione di persone interessate e sostenitori. L'incontro in cui il giornalista presentava il suo libro "Nichi Vendola: Comizi d'amore", organizzato da Sel Rovigo,  è stato introdotto da Francesco Gennaro. Al tavolo dei relatori anche il candidato sindaco Giovanni Nalin.

Diversi gli spunti offerti da Gennaro a Telese per partire nella sua presentazione: dalla situazione di crisi che sta vivendo la sinistra e in particolare il Partito Democratico, anche a livello locale; alla storia recentissima di formazione di Sinistra ecologia libertà con il suo leader Nichi Vendola, definito da qualcuno un fenomeno mediatico; alla domanda se sia giusto o meno mettere il nome di un leader nel nome di un partito anche a sinistra.  Infine Gennaro ha chiesto se il libro non  rischi di essere un po' apologetico ed agiografico.

Telese ha risposto a tutto parlando fitto fitto per quasi un'ora e snocciolando ad una ad una le ragioni che lo hanno portato a scrivere un libro su Nichi Vendola.
Telese è  un uomo di sinistra e il suo libro nasce partendo da uno dei primi incontri con Vendola negli anni Ottanta, nella FGCI. Già allora fu profondamente colpito dagli interventi di quel ragazzo che parlava quasi sempre a braccio. Parlava di sè e dei suoi sentimenti per gli amici, le persone sofferenti; parlava della sua vita. Erano discorsi certamente fuori dagli schemi e già allora oltre le ideologie. Per fare un esempio Vendola, mentre partecipava ad un viaggio in Unione Sovietica con la FGCI,  fu arrestato per essersi recato a parlare con i dissidenti moscoviti ed omosessuali. 
Vendola già allora diceva, come oggi, che la radicalità non è estremismo ma l'andare nel profondo delle cose. Dimostrava di avere antenne per capire le trasformazioni dei tempi.  

Molti, anche ora, ragionano solo in termini di alleanze elettorali, non hanno la visione del tempo. "La Storia, anche in questi ultimi tempi, spazza via tutti gli uomini della Realpolitik, uomini come Massimo D'Alema, che hanno lo sguardo "miope di chi non ha la visione del tempo e lavora in un eterno presente in cui tutte le risposte sembrano giuste oggi e sono sbagliate domani".

Crollò il muro di Berlino e sotto le macerie finirono anche le sinistre in Italia. Secondo Telese "si persero i legami con la storia del paese. La sinistra rimase una specie di organismo etico che non riusciva più a dare  risposte concrete alle persone. Non c'era più identità, nè ragione sociale." 
Iniziò allora la diaspora socialista ed esplosero le sinistre. "E' stata la scomposizione dei frammenti di verità della sinistra. Prima ognuno, come dice Gaber, era più di uno: era l'uomo che cammina per la strada, ma era il gabbiano che sta sopra la sua testa e che guarda lontano. Ora una sinistra si è presa i sogni e l'altra il pragmatismo, una si è disancorata dalla realtà e l'altra è diventata burocrazia."

Telese pensa che il progetto di Vendola con Sinistra ecologia libertà possa dare una risposta al bisogno di sinistra che innegabilemnte c'è nel nostro Paese. In Sel convivono le diverse anime della sinistra, avversari di un tempo  che ora lavorano nella stessa direzione. E' un partito dove si sta selezionando una classe dirigente giovane, dove ci sono pochi soldi, ma fatto di gente onesta.

Telese racconta nel suo libro la campagna elettorale in Puglia che porta Nichi Vendola alla seconda vittoria consecutiva della Regione. La gente lo segue e lo ama. La classe dirigente dei politici non capisce perchè Vendola si ostini a rischiare tanto, mettendosi apertamente in competizione con i grandi partiti ed i grandi leader del centrosinistra, primo fra tutti Massimo D'Alema. I partiti cambiano spesso il nome, ma purtroppo le classi dirigenti rimangono inalterate. E ancora adesso, anche a sinistra, chi non accetta imposizioni dall'alto viene spesso messo nell'angolo. "Vendola ha rischiato l'osso del collo. Non aveva nessuno dei dirigenti della sinistra che lo sostenesse. Sapeva che se avesse perso avrebbe perso tutto. E ha rischiato con coraggio".
Secondo Telese "Berlusconi ha costruito un blocco sociale, con la stampella della Lega e quella dell'egoismo degli imprenditori, dell'antistato, dei sovversivismi delle classi dirigenti."  Un blocco sociale feroce e terribilmente concreto. 
Se si vuole sconfiggere il berlusconismo bisogna farlo come Vendola con coraggio, rischiando di farsi male. Non si può essere disponibili a trattare (come spesso è il PD).

Telese ha concluso parlando a lungo della sua esperienza a Mirafiori, e della sua intervista per il Fatto Quotidiano ad una persona che avesse dichiarato apertamente di votare no al referendum sul contratto con cui Marchionne ha ricattato gli operai della Fiat. Ha trovato una donna, la coraggiosa Maria Epifani, cassaintegrata, 900 euro al mese. Grazie a questa esperienza,  che non smette di essere toccante anche per Telese, è possibile capire e fare luce sulla realtà della vita e delle condizioni di lavoro degli operai della Fiat.

L'incontro è stato concluso dal candidato sindaco Giovanni Nalin.

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